
aree di intervento
In linea con la definizione normativa di psicologo (L.56/1989), le aree di intervento sono finalizzate alle attività di prevenzione, valutazione, abilitazione-riabilitazione e sostegno psicologico, con particolare riguardo alla comprensione della domanda dell’utente individuale e collettivo (coppia, famiglia, gruppi, organizzazioni e comunità), alla psicodiagnostica e agli interventi di aiuto e sostegno.
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Gli ambiti di cui mi occupo sono elencati di seguito. Si tratta di un elenco indicativo e non esaustivo. Non necessariamente infatti ci si riconosce esclusivamente nell’una o nell’altra categoria. L’essere umano è un’entità complessa che può mostrare un buon funzionamento in alcune aree insieme a piccoli o grandi disagi in un altro ambito della sua vita.
ETA' EVOLUTIVA
Per età evolutiva si intende la fascia di età che va dai 3 anni ai 18, dall’infanzia cioè all’adolescenza. Durante questo cammino avvengono numerosi ed importanti cambiamenti, fisici, comportamentali, affettivi ed emotivi. Laddove si manifesti disagio nell’affrontare situazioni a forte impatto emotivo (separazione dei genitori, inserimento scolastico, difficoltà relazionali ecc.) può essere utile un lavoro di sostegno psicologico con l’obiettivo di accompagnare il bambino e la sua famiglia nel momento della difficoltà.​
Alcune difficoltà che possono essere manifestate in questa fascia di età sono:
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difficoltà scolastiche
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disturbi del comportamento
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disturbi psicosomatici
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disturbi d'ansia, disturbi dell'umore
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fobie
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autismo
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terrori notturni
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disturbi alimentari
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dipendenze
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disturbo depressivo

ETA' ADULTA
La definizione dell’età adulta non è così semplice come potrebbe sembrare. Cosa significa diventare adulti? Chi è un adulto? Quali caratteristiche psicologiche gli si attribuiscono? Questa tappa della vita che si estende dalla fine dell’adolescenza all’età senile presenta modificazioni fisiche, psicologiche e sociali di particolare importanza.
La prima età adulta (20-45 anni) rappresenta il periodo di grandi scelte e di importanti cambiamenti a livello sociale. Oltre alla stabilità nelle relazioni affettive, diventa importante raggiungere una stabilità anche su un piano professionale ed economico.
In questo particolare momento storico la precarietà, l’incertezza lavorativa, sociale ed economica possono rendere difficile l’elaborazione di una positiva immagine di Sé e la realizzazione di rapporti affettivi stabili.
La seconda età adulta o età di mezzo (45-65 anni) è caratterizzata da importanti cambiamenti nell’ambito sociale in riferimento ai nuovi rapporti da stabilire con il partner e con i figli.
Il rischio di questa fase consiste nel ripiegamento su se stessi e nella “stagnazione” del proprio potenziale sviluppo sociale e personale. Le ferite emotive condizionano la vita e fortificano una immagine illusoria di impotenza e separazione. Queste ferite producono a diverse problematiche psichiche:​​
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disturbi dell'alimentazione
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disturbi del sonno
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disturbi correlati a sostanze
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Problematiche relazionali e affettive
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Disturbi d’ansia (attacchi di panico, stress, fobie, ansia generalizzata)
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Disturbi dell’umore (oscillazioni dell’umore, depressione o marcata tristezza)
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Disturbi di personalità
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Disagio esistenziale, sociale e lavorativo
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Difficoltà legate alle fasi della crescita e dello sviluppo personale
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Elaborazione di traumi, lutti, perdite affettive
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Problemi di autostima, assertività, comunicazione efficace
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Gestione di conflitti personali e interpersonali
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Momenti di crisi e presa di decisioni